L’artista Pellegrino Capobianco (CRINOS) possiede talento. Anche la rara capacità di rendere in pittura il senso di una storia tramite la psicologia dei personaggi ritratti. “Non si maltrattano i bambini” è il mio ultimo romanzo, pubblicato da Giovane Holden Edizioni, Viareggio a fine settembre 2018. La trama si dipana in due macro sequenze ambientate rispettivamente in Bulgaria, dove da secoli giungono le cicogne a nidificare sui tetti di paglia in primavera e a Venezia, città lagunare unica al mondo per bellezza e importanza storica. Mentre scrivevo i primi capitoli, mi affascinava il personaggio di Yana a metà tra il mondo animale e quello umano. Yana è una cicogna speciale poiché le è stato imposto un nome di donna. A poco a poco sente crescere il desiderio di trasformarsi in una donna vera. Durante la migrazione dall’Africa decide di fermarsi a Trigrad, remoto paese bulgaro dei Monti Rodopi. Vi accadono eventi strani per via della Gola del Diavolo: un pauroso antro in cui sprofonda il fiume. Stremata dal lungo viaggio, Yana vi si posa. Ripartirà con la destinazione finale della casa del maturo Kiril Domidoff. Da anni attende che una cicogna nidifichi sul suo tetto di paglia. Inizia allora la completa trasformazione di Yana, che Pellegrino Capobianco ha mirabilmente fissato nel dipinto raffigurante una creatura ancora ibrida poiché è cicogna e donna allo stesso tempo. L’atmosfera notturna, il cielo stellato danno risalto alle sue sembianze lunari. Abbandonerà definitivamente il regno animale per approdare a una nuova dimensione umana.
Ornella Fiorentini